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Pubblicazione del 04-07-2012

Rapporto sul turismo in Toscana. La congiuntura 2011

Collana: Rapporti e ricerche


Copertina - Cover Ancora una volta il sistema turistico regionale evidenzia una buona competitività, in particolare sul fronte del turismo estero. Tra il 2010 e il 2011 la domanda turistica rivolta alle strutture ufficiali della Toscana è cresciuta in modo considerevole sia in termini di arrivi che di presenze, in netta controtendenza rispetto a quanto accade nel complesso della penisola:
L’analisi congiunturale (2011/2010) e di medio periodo (2006-2011) dei principali mercati interni e internazionali di riferimento evidenzia il delinearsi di un modello di crescita turistica toscano di tipo export led.
La Toscana appare premiata dalla quasi totalità dei mercati internazionali, quasi tutti in “espansione” sia quest’anno che nel medio periodo: cresce a grande velocità il ruolo dei BRIC, che contano ormai complessivamente poco meno del mercato statunitense. I mercati tradizionali europei e statunitense ancora occupano un ruolo centrale: i tedeschi dopo una lunga fase di transizione sembrano aver ripreso stabilmente a scegliere la nostra regione, anche gli statunitensi e gli inglesi negli ultimi due anni sono tornati a visitare la Toscana, ma le presenze non hanno ancora recuperato i livelli pre-crisi del 2007 e l’aumento nel 2011 è più contenuto rispetto al 2010.
Anche durante la crisi la Toscana continua ad essere una regione attrattiva per gli italiani, in particolare per quelli provenienti dai territori del Centro-Nord, mentre soffre il turismo dalle regioni meridionali e il turismo interno dei toscani. Il rischio è che il persistere di una crescita economica insufficiente e un aumento ulteriore della disuguaglianza finiscano per cristallizzare quel comportamento di riduzione dei consumi turistici da parte dei ceti più in difficoltà che si è osservato durante gli anni di crisi, e che si registra in modo particolare nel 2011, deprimendo una componente importante della domanda turistica rivolta alla Toscana. La riduzione delle presenze italiane penalizza soprattutto le destinazioni turistiche più mature e orientate a soddisfare la domanda di turismo, in particolare di tipo balneare delle famiglie italiane, che registra un regresso per il secondo anno consecutivo. Le mete particolarmente gettonate dal turismo straniero sono invece le città d’arte e la campagna-collina, quest’ultima scelta in misura crescente anche dagli italiani.
L’analisi dell’andamento delle presenze per le diverse categorie di strutture ricettive conferma l’effetto disegualizzante della crisi ma anche il cambiamento strutturale che ha attraversato negli anni ‘l’offerta ricettiva toscana, che si è profondamente trasformata in tre direzioni. In primo luogo “inventando” letteralmente e sviluppando le forme di ricettività diffuse sul territorio rurale, l’agriturismo in primis, dall’altro riducendo la ricettività alberghiera di categoria inferiore e sostituendola, anche grazie a precisi incentivi predisposti dai meccanismi normativi, con affittacamere e B&B infine sviluppando l’offerta ricettiva alberghiera nel suo segmento superiore i 4 e 5 stelle. Questa riqualificazione complessiva dell’offerta ricettiva ha permesso al sistema turistico toscano di reggere la competizione internazionale e di mantenere le proprie quote di mercato in un contesto di estremo dinamismo, nonostante le crisi ripetute, del turismo internazionale.


Autore: A cura di IRPET e Regione Toscana - Settore Sistemi informativi e servizi - Ufficio Regionale di Statistica

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